niente paura, c’è camera RAW.

26.07.2010

so che eravate tutti (ma chi?) in pensiero per me, e che non vedevate l’ora di leggere un’altro simpatico (ma cosa?) post.. perciò eccovi accontentati. tanto al momento non ho un granchè da fare, che oggi mi ero riproposta di prendere un pò di sole per rimediare all’effetto dalmata che mi hanno regalato le spellature,  ma il sole non era d’accordo e mi ha dato buca. la mia solita fortuna sfacciata, no?.-“

allora, oggi apprendiamo qualcosa di estremamente semplice ma talvolta estremamente utile per rimediare ad una foto sbagliata. e per foto sbagliata intendo quando ti scordi che le lampadine emanano quella patetica luce gialla e dimentichi di cambiare il white balancing, o quando cinque minuti prima c’era un sole che spaccava le pietre ma cinque minuti dopo sembra mezzanotte e tu dimentichi di aumentare l’esposizione. cose del genere, insomma.
soprattutto quando si scatta in fretta può capitare che alcune parti di un’immagine sembrino esposte perfettamente, mentre altre risultino bruciate, oppure che ci siano aree troppo scure. o che la foto sia troppo gialla, o troppo blù, o troppo troppo (sì, troppo troppo, e allora? u.u ).
e allora l’amico adobe camera RAW può venire in vostro aiuto (che parta la sigla, plèase). qui abbiamo sommariamente parlato del perchè sia cosa buona e giusta scattare in raw invece che in jpeg, e non lo ripeteremo. ovviamente in camera RAW si lavora sui file raw (maddaaai?), però c’è una scappatoia tarocca per lavorare anche sui jpeg (in photoshop: modifica> preferenze> gestione files> spuntare la casella ‘prorità ad adobe camera raw per i file in JPEG’).

mettiamo che un giorno di pioggia (stavolta vi risparmio la canzoncina di kiss me licia perché mi sento buona) abbiate voluto immortalare la vostra colazione da starbucks, giusto come promemoria per ricordarvi quanto era buono quel donut ricoperto di cioccolato bianco :Q_ , e per rendervi conto riguardandolo che ci sono almeno cinquecento calorie che vi fanno ciao-ciao con la manina. e mettiamo che, ansiosi di propiziarvi il sopraggiungere del diabete, vi sia completamente passato di mente di regolare le impostazioni della fotocamera. mettiamo anche che vi stia venendo voglia di starbucks, ma che siete a dieta e la vostra nutrizionista non sarebbe d’accordo T_T
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la pecora dolly, ovvero esperimenti di clonazione.

12.03.2010

lo so. questo è il tutorial che tutti (ma chi?) stavate aspettando. roba che vi siete sciroppati decine e decine di interventi solo e unicamente nell’attesa di questo. roba che “uh, c’è un nuovo post nel blògg di quella svampita che fa le foto agli orsetti di gomma. fammi andare a controllare, non sia mai che sia il tutorial sulla clonazione”, e invece puntualmente mi maledicevate perchè si trattava di nuovo di insulse vignette sugli insetti.

ebbene, l’attesa è finita (e da domani sto blògg non se lo filerà più nessuno XD )..
parliamo della clonazione (pregasi di eseguire l’epico sottofondo musicale).

AVVERTENZE PRIMA DI COMINCIARE:

* non sono richieste conoscenze di genetica (quindi se, come me, avete studiato biologia sì e no due volte durante tutto il liceo, potete tirare un FIùùùù di sollievo)
* se avete una sorella gemella non vale mica u.u

il nostro obiettivo è arrivare a fare una roba come questa nell’esempio sotto, unendo più foto insieme.

I can't do this all on my own.

ci inserisco lo stacco, vah, che fa sàspens :D

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senza parole (ma giusto perchè sono quasi afona).

12.03.2010

COFF – COFF, SPUT.. FRRRSHH (cielo, ma non esiste un’onomatopeica per la soffiata di naso?) (scriverò all’accademia della crusca perchè la inventino al più presto)

lascerò che siano le immagini a parlare per me. non fosse altro per il fatto che sono quasi totalmente afona.


cliccasullosgorbioperingrandire

riassumendo:

° alterno momenti di afonia ad altri in cui parlo come un transessuale brasiliano
(call me ugO, please)

° sono troppo pigra per alzare il fondoschiena dalla sedia e andare a procacciarmi dei fazzolettini, intanto sto alluvionando casa
(certo, perchè la tastiera del pc non è stata traumatizzata a sufficienza dallo smalto che ci ho fatto cadere sopra, bramava di esser annaffiata anche dai miei starnuti)

° l’acqua nella borsa dell’acqua calda si ghiaccia dopo dieci minuti di orologio da quando smetto di riempirla
(qualcuno ponga fine all’inverno, per favore T____T )

° sì, ho davvero quel pigiama, e ho davvero quelle lenzuola e il plaid di hello kitty. so che un pigiama rosa sarebbe stato più in tinta, ma mi sento troppo male per preoccuparmi di essere fashion.

° so che gli indizi sembrano tutti contro di me.. ma non è che passo la mia vita a letto. è una bieca coincidenza, lo giuro.

addio, mondo crudele (

* northern star°

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training autogeno.

05.03.2010

oggic’èilsole,oggic’èilsole,oggic’èilsoleeeeeeee ^______________________^
(o almeno qualcosa che vagamente gli assomiglia)

REWIND: ahem.. BUONGIORNO

non so se sono più felice del fatto che il diluvio universale sia cessato (no, davvero.. ancora un paio di giorni e avrei iniziato ad accoppiare gli animali a due a due e costruirmi un’arca. evitando accuratamente di portarmi dietro le zanzare, of course) o dell’aver boicottato l’università per starmene a casetta mia. ma intanto che decido aggiorno un pò questo blògg.

oggi mi va di inaugurare una nuova categoria: scarabocchi.
no, perchè facciamo outing: io, ladies and gentlemenZ, scarabocchio. non solo quando una telefonata va per le lunghe, non solo all’università mentre la prof di economia si perde nel calcolo dei ricavi netti sulla vendita di nonsochèlibro tolto il 60% dei costi di promozione e distribuzione, ma la metà delle volte che mi capita in mano la tavoletta grafica mentre sono nullafacente.

indipercui mi va di postare anche qui sul blògg il frutto dei miei momenti di scazzo (si può dire scazzo su un blògg?)
quello col maglione a righe in fondo alla sala che sta urlando “sì, ma a noi che ce frega de ‘sti scarabocchi, facce un tutorial” vada fuori, grazie u.u

no, veramente, mi piace pensare che anche gli scarabocchi siano pedagogici. questo, ad esempio, racchiude in sè la morale “se siete facilmente impressionabili NON guardate documentari sugli insetti”, a meno che non vogliate passare il resto della vostra vita ad ispezionare materassi e lenzuola alla ricerca degli escrementi della cimice dei letti come farà la sottoscritta.


cliccasull’immagineperingrandirechesenononsivedeuntubo

quest’oggi abbiamo imparato che

*le cimici dei letti (cerca su wikipedia cimex lectularius per renderti conto della schifidità della cosa) sono il male
*al tizio di mordimi! (in onda su natgeo adventure, canale 404 di sky) manca un venerdì (che poi secondo me gli manca tutta la settimana)
*io soffro di insonnia

arrivedòrci

*northern star°

ppìess: vi farà piacere sapere che si è già annuvolato. voglio piangere

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timbro clone – per una pelle da vacanza senza i minerali oceanici.

18.02.2010

premessa: credo che siano i tre caffè che ho bevuto stamattina nel disperato tentativo di mantenermi sveglia duarnte il tragitto giugliano>roma roma>giugliano a scrivere per me (che carini, grazie per aver chiesto: l’esame è andato bene, ho preso 30 e lode. vi posso offrire un pò del sanguinaccio avanzato da ieri per festeggiare? su, ne invio un cucchiaino tramite corriere espresso alle prime cinquanta telefonate, assieme alla batteria di pentole) (no, sul serio, toglietemelo davanti prima che mi ci annego dentro, plìs *__* ). CIOE’, mi sento adrenalinica e iperattiva manco avessi fumato crack. e non sono mica sicura di riuscire a mettere insieme un post che abbia senso compiuto. ma d’altronde non l’ho mai fatto, perciò perchè preoccuparmene ora? fine premessa.

vai con la sigla.

(devo procurarmi una sigla, cavolo. mica posso continuare a rubarla a piero angela?)
(che però se a sanSCemo possono scopiazzare hoppipolla dei sigur ros – quello stacchetto patetico che hanno è paurosamente identico-anche io posso copiare superquark)
(annotare SIGLA sull’agenda)
(comprare un’agenda in modo da poterci annotare SIGLA)

vi siete mai chiesti come mai in foto tutte le modelle hanno una pelle perfetta e luminosa, mente voi hai voglia a farvi il bagno nel topexan ma non ne cavate un ragno dal buco? e perchè non hanno mai l’ombra di borse sotto gli occhi, come se non avessero mai conosciuto l’insonnia, mentre voi fate sfoggio dell’intera collezione autunno/invero di louis vuitton e assomigliate paurosamente a billie corgan in ava adore? il primo motivo è che il topexan non serve a un tubo (il glicoscrub alle microsfere di jojoba sì, ma non entriamo in ambiti che non ci competono). il secondo è che dovreste dormire invece di passare le notti a guardare le repliche di true blood che manco vi piace o ad incantarvi davanti a quello sciroccato su natgeo che si ostina a farsi pungere da tutti gli insetti più schifidi che il padre eterno abbia creato. il terzo è che esiste fotosciòpp.

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l’insulsitudine – frivoli pensieri di una frivola cover girl (ma chi, io??).

04.02.2010

hello (kitty)!!
quest’oggi posteremo un post insulso e autocelebrativo, giusto perchè da brava performer che avverte il costante bisogno di vetrinizzare la propria vita quotidiana nel web 2.0 (sì, oggi ho studiato) queste cose mi tocca farle.
dunque, mi andava di condividere una stupideria che mi è capitata, quindi se passate da queste parti fate finta che vi interessi, grazie.
la notizia del giorno è che..

sono una cover girl (segue risata isterica inframmezzata da conati di vomito). no, beh, modestamente trovo che un bidet sarebbe stato più dignitoso della mia faccia, specie con quell’espressione ebete a metà strada tra un “sono un puttino trash” (pregasi di prendere visione del puttino trash.. è importante) e “sto pensando alle vacche in puglia”, però contenti loro.. vi posto anche il link della versione online del magazine che ha avuto l’insana idea di dedicarmi l’inserto fotografico sul numero di febbraio/marzo, giusto perchè possiate prendere visione della penosa intervista a pagina 8 e farvi due (ma anche quattro) risate col mio inglese approssimativo.

poi è bene che sappiate anche un’altra cosa. per esigenze professionali (ma cosa? XD ) mi sono fatta uno pseudositowebportfolionline su wix.com (pregasi di visionare anche questo, fosse anche solo per constatare di persona la tragicità della situazione), e dopo aver passato all’incirca 24h a smanettare con i moduli per poi meditare il suicidio quando firefox ha crashato senza che avessi salvato alcunchè (che mi sa che non si scrive tutto attaccato, ma facciamo di sì) posso tranquillamente dirvi.. BAMBINI, A CASA NON FATELO MAI. no, veramente, è la peste. e se avete una connessione lumachevole come la mia la situazione è ancora più drammatica. non è mica bello aspettare (udite udite) dodici minuti perchè vi salvi i cambiamenti alla pagina.

direi che posso anche salutarvi e mettermi d’impegno per digerire la pizza ai peperoni.

in caso non dovessi sopravvivere all’impresa, non ricordatemi come la faccia di culo che abbraccia cuscini pelocuorosi sulle copertine delle riviste, plìs *_*

(oh, il prossimo passo sarà playboy. solo che più che coniglietta potrei fare l’ippopotamo)

*northern star°

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macro tarocche: come evitare di doversi vende un rene al mercato per acquistare un obiettivo macro.

30.01.2010

labdien gente! (adesso sapete come dire ciao in lettone!) (no, non ho strangolato l’ultimo neurone che mi era rimasto.. chi usa flickr capirà)

quest’oggi voglio introdurvi nel meraviglioso mondo delle lentine macro. sigla (no, però sul serio dovete ascoltarla, se no mi prendo troppa collera).

dunque, la balenottera azzurra è un cetaceo della famiglia delle balaenopteridae.. no, aspettate, mi son lasciata prendere la mano per via della sigla. dobbiamo parlare delle lentine macro.

partiamo dal presupposto che a me la parola ‘lentine’ mi fa leggermente venir voglia di dare di stomaco, che mi fa venire in mente quelle per gli occhi ed io (per quei pochi che ancora non lo sanno, ma che dovrebbero saperlo, perchè metti che andate a chi vuol esser milionario e vi capita sta domanda poi come fate? u.u) c’ho schifo ribrezzo e compassione per tutto ciò che riguardi gli occhi o possa entrare nello spazio vitale di un occhio (non importa se mio o altrui), dall’eyeliner al collirio, dalle dita alle ciglia.. okkèi, vado un attimo a vomitare la cena, torno subito. intanto diamo la pubblicità.

allora, dicevamo. volete immortalare con una bella (o quantomeno decente, o passabile) macro le orchidee che tenete sul balcone prima che sfioriscano (invece di fare come me, che mi sono detta ‘domani lo faccio‘ e il giorno dopo era rimasto un drammatico mucchietto di cosine rattrappite che assomigliavano a come sarebbe oggi cher se non avesse fatto 2750 lifting T.T) ? non avete l’obiettivo per le macro? non avete intenzione di spendere 500eppassa euri per il 100mm f/2.8 della canon? o meglio: fosse per voi li spenderesti anche, ma proprio non ce li avete e non vorreste dovervi vendere un rene? oppure: il rene ve lo vendereste anche, ma poi come fate a scolarvi sei birre in una serata, ubriacarvi e mettervi a cantare la versione metal di sono piccoli problemi di cuore ♥ sotto lo sguardo inorridito dei vostri amici? a quanto pare non vi resta che pensare a cosa farebbe mc gyver al vostro posto. beh, potete sempre aggiungervelo come amico su fèisbuk e chiedergli un consulto, ma intanto che aspettate, se vi accontentate del mio immodesto parere vi dico che la soluzione si chiama lentine macro/closeup.

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grezzo è bello – il formato RAW.

23.01.2010

buondì (non quello motta, che con quei pezzoni di zucchero e quell’aria slavata non ci piace) :D

ispirata dal commento di ImAGreenApple (e non dalle zuppe nonmiricordodichemarcaeranomalapubblicitàerapatetica che da grande ti fanno sentire ispirata) (sì, non sono capace di finire una frase senza inserire le parentesi, e allora? umpf.) che mi chiedeva come aprire i file RAW sul pc, ho pensato (sì, io penso anche, e allora? umpf2ilritorno) di scrivere due parole al riguardo.

iniziamo col dire che RAW significa ‘grezzo’. ma non grezzo come il vostro amico gianfranco (sì, annuncio a tutti i suoi fanZ che gianfranco is back) che non potete portarvelo appresso perchè vi fa fare figure marroni ovunque. grezzo come ‘non elaborato’, nel senso che vi restituisce l’immagine così come è stata catturata dal vostro click. ve la converte da analogico a digitale, ovvio, altrimenti non la vedreste mai sul pc, ma non ci sono altre elaborazioni da parte della fotocamera. perciò non c’è compressione, e non rischiate perdita dei dettagli d’immagine e aberrazioni cromatiche (nel passaggio a jpeg le fotocamere tendono a manipolare i colori un pò come gli pare).

tutte le reflex digitali vi permettono di scattare in RAW, e talvolta anche le bridge e le compatte di alto livello vi fanno questa cortesia. io vi consiglierei comunque di scattare in doppio formato (raw e jpeg) se avete tanto spazio sulla scheda di memoria. però io la faccio facile perchè ho 16 giga e ci sguazzo, quindi vedete un pò voi. tenete presente però che il file raw è molto più pesante del jpeg, quindi fate bene i vostri calcoli, perchè rischiate di ritrovarvi la memory card intasata dopo pochi scatti.

le canon salvano i raw in formato CRW (canonRaw), la cui estensione è .CR2. quindi quando acquisite le immagini dalla fotocamera ricordatevi che è quello il formato di file su cui ci interessa lavorare. per completezza di informazioni e spirito bipartisan, anche se questo blògg non è una testata giornalistica ma una testata sui denti, vi informo che con le nikon il formato dovrebbe essere NEF. ma a voi quest’informazione non serve, perchè siete tutti canonisti convinti.. VERO?

torniamo a noi. come apro sto benedetto file .CR2 sul mio pc? come faccio a lavorarci su? la risposta ai vostri problemi si chiama Adobe Camera Raw. camera raw è un plug in di photoshop, quindi vi basta aprire il file con photoshop e lui vi indirizzerà da solo a camera raw. se non lo fa è probabilmente perchè non avete le impostazioni giuste. quindi per controllare andate su photoshop, modifica> preferenze > gestione file.., e controllate che ci sia la spunta su ‘priorità ad adobe camera raw per formati raw supportati’.

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vinci vinci con vivincì.. – fotografare uno splash, attempt 1.

22.01.2010

metti un giorno di pioggia in cui andrea e giuliano non incontrano licia per caso, e nemmeno a farlo apposta.

(che però poi è uscito il sole, ma faceva un freddo cane lo stesso) (bau :ù)

metti che il libro di sociologia dei mass media ti guarda in cagnesco (bau bau :ù) , ma a te del modello di shannon e weaver non te ne può fregare di meno, e preferisci pensare alle vacche in puglia.

(che però poi ho studiato, perchè sono una bimba diligente e non voglio finire a fare la abbacianda agricola) (su questo magari ci torniamo un’altra volta)

metti che ti sei alzata dal letto con un doloretto poco rassicurante alle tonsille e il naso tappato, e dopo aver lanciato improperi alla tua metà per averti attaccato il colera ti sei messa a setacciare la casa alla disperata ricerca di un’aspirina.

(che però poi m’è andata di culo come al solito e si è rivelato un altro di quei miei raffreddori miracolosi lampo che sfogano in meno di sei ore) (sono la donna dei miracoli, ebbene sì. il terzo segreto di fatima sono io O.o)

metti che in casa tua non c’è niente che assomigli ad un’aspirina, e soprattutto niente che non sia scaduto da almeno un anno e sei mesi ___-“ qual è il miglior peggior modo di consumare una scatola di vivin C scadute nel 2007?

(no, sul serio, continuate a leggere, giuro che all fine di questo tragico sproloquio c’è un tutorial. lo giuVo!!)

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motion blur – fantasmizziamo il mondo.

17.09.2009

questo tutoria fotograFICO nasce per spiegare come sia venuto fuori questo scatto, con le personcine in movimento semifantasmizzate:

contemplation.
(lo trovate anche QUI)

spieghiamo per prima cosa che si tratta di un effetto di sfocatura in movimento chiamato tecnicamente “motion blur”, e che oltre ad essere utile ad esprimere un concetto come in questo caso, qualche volta fa proprio figo. avete mai visto quelle foto di fontane, o di cascate che paiono uscite da un film fantasy, in cui l’acqua sembra un velo? beh, se non le avete mai viste vedetele, che sono belle belle in modo assurdo (zoolander quote :P) io però non le ho mai fatte quelle. ma sono tra i miei prossimi progetti, giuro *___*

comunque il mio scatto testimonia che non vi serve per forza l’acqua (potreste sempre esercitarvi col rubinetto di casa, ma non so quanto sia artistico) potete ottenere questi risultati con qualsiasi cosa che si muova. una bicicletta che corre, le macchine in strada, le persone che camminano, le famigliole di topolini venuti fuori dalle fogne che vi attraversano la strada..

allora, come facciamo per ottenere questo effetto scia?

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